Ven. Mar 29th, 2024

Una inportante occasione per onorare la memoria di una giovane vittima di bullismo omofobo e confrontarci attraverso le pagine di un libro pieno di significati.
Teresa Manes, nata a S.Giovanni in Fiore, è la mamma del giovane che proprio il 20 novembre dell’anno scorso si è tolto la vita, vittima di quello che oggi viene definito “bullismo omofobo”.
Un’occasione per riflettere su un problema così delicato e , per coloro che vorranno partecipare, abbracciare virtualmente questa madre coraggiosa che, attraverso il suo libro, ha deciso che tutto questo dolore debba servire a qualcosa.

«L’unico “rosa” che sapevo essere legato ad Andrea era quello che richiama alla sua sensibilità e non il colore di un pantalone che gli è valsa un’etichettatura pesante sul web». A un anno esatto dal suicidio del figlio, che a 15 anni appena, il 20 novembre 2012, si tolse la vita impiccandosi con una sciarpa nella sua casa romana, Teresa Manes ha voluto raccontare il suo dramma in un libro.
“Andrea, oltre il pantalone rosa” (appena uscito in libreria, Grauseditore, 88 pagine, 14 euro), «vuole essere un antidoto contro il bullismo e il pregiudizio strisciante di cui mio figlio (studente al liceo Cavour, ndr ) è stato vittima – spiega la donna – ma anche uno strumento attraverso il quale invitare i genitori a instaurare un dialogo profondo e sincero con i propri figli. Occorre incentivare anche i colloqui scolastici, perché se qualcuno mi avesse avvisata, oggi Andrea sarebbe ancora qui con me». Per questo Gemma Gesualdi, presidente del Brutium, l’associazione che riunisce i calabresi nel mondo — essendo la Manes di Crotone – ha sposato il progetto e sta affiancando la madre di Andrea nell’opera di sensibilizzazione dei giovani sui temi della discriminazione e del bullismo: ha avviato una serie di incontri nelle scuole di tutta italia.